Noi siamo perennemente circondati, senza momenti di interruzione, da radiazioni elettromagnetiche. Queste, in base alla loro lunghezza d’onda, possono essere o meno percepite dai nostri occhi.
Le radiazioni elettromagnetiche sono infatti, accademicamente, suddivise fondamentalmente in due spettri: lo spettro del visibile, con lunghezza d’onda tra i 380 e i 750 nanometri, che corrisponde alla porzione di luce che noi riusciamo a vedere e che ci permette pertanto di apprezzare i colori (ovvero i famosi colori dell’arcobaleno), e lo spettro del non visibile, corrispondente a quelli radiazioni con lunghezza d’onda inferiore a 380 nanometri e pertanto invisibili all’occhio umano. Non vederle però, non vuol dire non riceverle e non subirle, a livello oculare, oltre che cutaneo. È proprio lo spettro del non visibile, che mette più a rischio la salute dei nostri occhi. Le radiazioni di questa tipologie sono i famosi raggi UV (o Ultravioletti, così definiti in quanto spettro elettromagnetico che cade dopo il violetto).
I raggi UV sono suddivisi a loro volta in sottogruppi, ovvero in UVA (con lunghezza d’onda tra 315 e 400 nanometri), in UVB (tra 280 e 315 nanometri) e in UVC (tra 100 e 280 nanometri).
Di questi i raggi UVA e UVB sono i più pericolosi e dannosi per i nostri, tanto da poter creare seri problemi alla nostra vista all’aumentare del tempo di esposizione ad essi senza un’adeguata protezione. La soluzione è costituita da un buon occhiale da sole con lente di categoria 3 e con filtro UV (in commercio chiamato filtro UV400, che riporta la lunghezza d’onda fino alla quale la lente è progettata per proteggere l’occhio che lo indossa, ovvero 400 nanometri). Abbiamo visto come i raggi Ultravioletti siano compresi tra i 100 e i 400 nanometri e di questi i raggi UVA e UVB sono i più dannosi per l’occhio. (i passaggio dei raggi UVC viene in gran parte bloccato dall’ozono di cui l’atmosfera è costituita).
È importante sapere che tali radiazioni a bassa lunghezza d’onda hanno un’elevata energia che può provocare gravi danni biologici, ovvero all’organismo umano, tra cui pelle e occhi per l’appunto, acuiti dal fatto di non essere visibili (ma percepiti per l’effetto termico, di riscaldamento, che avvertiamo). È troppo importante quindi indossare un buon occhiale da sole, di qualità, che sappiano schermare questi dannosi raggi Ultravioletti.
Infatti le conseguenze negative di una lunga esposizione dei nostri occhi al sole, senza un’adeguata sicurezza, costituita da un occhiale da sole, possono essere:
- Bruciore e arrossamento degli occhi: magari dopo aver trascorso una giornata in spiaggia al mare o in montagna (anche in inverno!!), la sera puoi sentire bruciore e fastidio agli occhi ed averli rossi; in questo caso potrebbero essere delle piccole ustioni provocate proprio dalla luce del sole, che possono passare in pochi giorni. Però se continuerai a frequentare quegli ambienti per numerosi giorni senza un’adeguata protezione, questi fastidi e piccoli problemi, potranno diventare situazioni ben più importanti, con ripercussioni sulla salute dei tuoi occhi.
- Occhio secco: il sole fa evaporare più velocemente quel sottile strato di lacrima che tutti noi abbiamo sulla superficie dei nostri occhi, sopra la cornea. Con una più rapida evaporazione la cornea sottostante rimane esposta all’esterno e questo può causare una serie di problematiche come la sensazione di avere dei granelli di sabbia negli occhi, vista offuscata, fotofobia o difficoltà alla luce, oltre che a dolore e prurito.
- Cheratite: se quanto esposto nel punto precedente viene protratto per un tempo lungo, può verificarsi la Cheratite, ovvero un’infiammazione della cornea, che causa dolore, offuscamento della vista, fotofobia, lacrimazione abbondante.
- Congiuntivite: infiammazione della congiuntiva. Qui la persona avrà gonfiore, arrossamento e visione offuscata e questo problema richiede una terapia adeguata, prescritta da un Medico Oculista.
- Cataratta: una eccessiva esposizione degli occhi ai raggi solari velocizza il fenomeno di ossidazione ed invecchiamento del cristallino naturale col quale tutti noi nasciamo. Questo diventerà più rapidamente giallognolo e opaco, comparendo così anche in persone giovani, di 45-50 anni.
- Patologie retiniche: i raggi UV possono però causare problemi anche più gravi, ovvero malattie della retina, il tessuto nobile dei nostri occhi, su cui vanno a fuoco i raggi luminosi e attraverso cui si “crea” la visione nei nostri occhi e riusciamo quindi a vedere oggetti, forme, colori ecc.
Capirete quindi come sia troppo importante indossare un occhiale da sole con il filtro UV400. Fortunatamente ci sono i nostri occhiali PRESTIG che, oltre ad avere tutti il marchio CE, garanzia di rispetto dei principali requisiti imposti dalle autorità europee, hanno tutte il filtro UV400 e sono tutte di alto livello glamour, realizzando un perfetto connubio di sicurezza-bellezza.